Il film:
Di madre in figlia
Come nasce il progetto "Di madre in figlia"
Il magico incontro tra le Mondine di Novi ed i Fiamma Fumana, un gruppo che ha portato per il mondo la tradizione musicale dell'Emilia Romagna utilizzando cornamuse, fisarmoniche e canti di mondine, il tutto insaporito da una generosa dose di elettronica.
Il coro tradizionale e la band etno-elettronica, le nonne e le nipoti, si fondono in un supergruppo "tradizionale digitale" di tre generazioni e allora perché non raccontarla questa storia così avvincente, perché non registrare su pellicola, a futura memoria, questo passaggio di testimone?
Alberto Cottica, Jessica Lombardi, le vere anime dei Fiamma Fumana e Giulia Contri la direttrice del Coro, hanno capito che era fondamentale raccogliere queste testimonianze, approfittare della viva voce delle “vere mondine” e conservarla per sempre.
Davide Ferrario, chi non conosce il regista e produttore, ha consentito che questo progetto si realizzasse e, con la regia di Andrea Zimbelli, ecco “Di madre in figlia”, un documentario da vedere, uno spaccato di vita del tempo che fu che tanto ha da insegnare.
Il documentario è stato acquistato dalla Rai ed è visibile su RAYPLAY.

Recensione
Unico documentario italiano selezionato dal Festival di Toronto 2008, Di madre in figlia prodotto dalla Rossofuoco di Davide Ferrario, racconta una scheggia di storia patria. Dove, se l’icona è la conturbante Silvana Mangano in Riso amaro, la sua leggenda assolutamente concreta è un gruppo di venti donne, molte delle quali ottantenni, che vanno in giro di festa in sagra a cantare le stesse canzoni, di protesta, d’amore, di malinconia, che usavano cantare in risaia molti decenni fa: il Coro delle Mondine di Novi.
Da queste donne, e dalle loro figlie che le affiancano perpetuandone tradizione e memoria, Di madre in figlia si lascia affascinare: seguendo il flusso dei loro ricordi, partecipando agli entusiasmi per le tournée di oggi, documentando intrecci e consonanze culturali e artistiche impensabili, come quello con l’elettro-folk dei Fiamma Fumana – che accompagna i concerti del Coro. Pane rose e musica elettronica, mentre la loro musica difende un’antica idea del secolo passato: il lavoro come lotta per la libertà.
"La cosa che più mi ha colpito di queste donne è il loro percorso: trascorrono i primi anni della loro vita nell'Italia devastata dal fascismo e dalla guerra, dove cominciano a lavorare praticamente a dieci anni, in un contesto di totale miseria. A tredici anni l'esperienza obbligata della risaia, che dura per alcune fino agli anni '60. La loro giovinezza e i loro sogni sono stati negati dal contesto difficile nel quale hanno vissuto.
Con la costruzione del coro queste donne ritornano protagoniste nella seconda parte della loro vita. Il coro fa riscoprire loro quei valori di socialità femminile e di azione collettiva che la vita della mondina aveva loro insegnato. Queste donne hanno così l'occasione di realizzare ambizioni e sogni caratteristici della giovinezza durante la loro terza età. La risaia, che ha negato loro l'adolescenza, restituisce alle mondine un patrimonio umano e culturale che le donne esprimono attraverso il canto nei loro spettacoli, permettendo così la trasmissione di quell'esperienza alle nuove generazioni, grazie all'incontro con una rock band di giovani che innesta nel canto tradizionale nuove tecniche musicali e nuovi stili."
Andrea Zambelli - regista
Premi vinti
September 4th – 13st 2008
TIFF – TORONTO
INTERNATIONAL FILM FESTIVAL TORONTO, CANADA
November 21st – 29st 2008
TORINO FILM FESTIVAL
TORINO, ITALY
March 7tht – 15st 2009
BERGAMO FILM MEETING BERGAMO, ITALY
April 4th – 18th ’09
Festival Cinematografico Internazionale dell’Uruguay
Focus Italia
April 22nd – 26th ’09
KANSAS CITY FILMAKERS
JUBILEE
June 26th – July 3rd ’09
FILMFEST MUNCHEN
November 13th - 22nd '09
29th AMIENS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL,
FRANCE
November 19th - 25th '09
WOMEN'S WORLD FILM FESTIVAL, GERMANY
OFFICIAL SELECTION
November 27th – December 6th 2009
RENCONTRES DU CINEMA ITALIEN DE TOULOUSE,
FRANCE
Il film ha ricevuto:
il premio dell'Associazione Maurizio Collino al XXVI Torino FilmFestival
il premio mantovafilmfest 2009 con la seguente motivazione: «Il film svolge con esemplarità il doppio compito proprio del documentario di preservare la memoria dei fatti e svelare l’umanità di chi ne è coinvolto – cosicché diverte e commuove»