E' la storia di una delle mondine del coro.
Le donne sostituiscono gli uomini in guerra, nelle campagne, come capo famiglia, ma vivono in un clima di terrore.
Nelle campagne si fanno riunioni segrete e la “rasdora”, la signora del focolare, diventa l’anonimo fulcro attorno la quale si vivono questi incontri, si organizzano le lotte, ma il dolore è l’elemento comune di questo periodo, come la consapevolezza dell’inutilità della guerra e la rabbia verso i potenti prepotenti che questa guerra hanno voluto.
Le staffette partigiane, poi la liberazione e alla fine ancora la monda, sembra che nulla sia cambiato.
Poi arrivano le fabbriche, il benessere economico e finisce la monda (siamo alla metà degli anni 50).
Si conclude un periodo contraddistinto da grande sorellanza e solidarietà, condivisione di ideali e di lotte e si scopre una nuova solitudine, si aprono le porte all’individualismo, arriva la televisione, ma nuove lotte aspettano le donne: divorzio, aborto, salari più equi, il partito, il sindacato.