E' l’incontro col mondo, la consapevolezza di altre civiltà, la condivisione delle stesse sofferenze, lo stesso desiderio di rinascita, di diritto ad esistere, l’universalità del popolo cui si deve il massimo rispetto, di cui vanno accettate le tradizioni, la cultura.
Volti segnati, mani annodate dall’artrite, corpi deformati dalla fatica, eppure così fotografati, filmati, quasi ad imprimerli per sempre nella memoria.
Perché conservare le radici, approfondirle, sviscerarle? Forse per non ripetere gli errori del passato.
Il rosso opposto al bianco ed al nero legati alla luce ed alle tenebre.
Il rosso usato dall’uomo primitivo per dipingere le pareti delle caverne, il rosso dell’amore, della passione, delle emozioni, dei sentimenti, del sangue inteso come vita.